martedì 5 maggio 2009

32 ben portati

Questo 5 Maggio inizia con un risveglio in riva al mare.
Inizia senza ansie e senza fretta, con lentezza programmata.
Senza ansie e senza fretta, con lentezza programmata compio 32 anni

Il mio cane mi fa' (come tutte le mattine in cui mi ritrova) un mare di feste.
Auguri, colazione, caffe'.
Doccia.
Nell'asciugarmi i capelli l'occhio cade sul solito gruppetto di anarchici capelli bianchi; non so se e' suggestione, ma il gruppetto si e' infoltito.
Non ho voglia di capire se considerarli un segno della natura, del tempo o del caso: semplicemente oggi non li conto, non li considero e non li (mi) analizzo. Per cui, con un soffio di phon ben assestato, li disperdo fra gli altri capelli scuri, che li nascondono come clandestini fra la folla.

A tavola si susseguono i momenti normali ed emblematici di un compleanno domestico: le foto, la torta, la candelina accesa.
C'e' da spegnerla. C'e' da spegnerla e, mi dicono, da esprimere un desiderio.
Cosa desidero davvero non lo so. A cosa augurarmi di diverso dalla mia vita almeno per oggi non ci penso.
E allora soffio su quella candelina senza caricarla di pensieri, ma disperdendoli come un colpo di phon disperde qualche capello bianco.

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